Il 3 Dicembre è la giornata Mondiale della Disabilità e per commemorare questa ricorrenza la Nostra Presidente Innocenza Grillone ha voluto scrivere la lettera scritta qui di seguito:
Carissim*,
La Convenzione ONU del 2006 attua un cambio di paradigma sul tema dei diritti delle persone con disabilità focalizzando l’attenzione su tre principi essenziali:
1. Centralità della persona
2. Libertà di compiere le proprie scelte
3. Piena inclusione sociale nella società
A distanza di 16 anni dalla Convenzione ONU, a 6 anni dalla nascita della Fondazione, a 4 anni dalla legge del “Dopo di Noi” credo sia ancora importante comprendere e declinare questi tre diritti nel concreto, a cominciare dal primo. A volte pensiamo di mettere al centro delle nostre scelte la persona con disabilità, ma non è così, al centro spesso non c’è la persona con disabilità ma il nostro desiderio di tutelarla, di scegliere quello che a nostro parere è bene per lei, di proteggerla dalle delusioni, dalle sconfitte, dai rischi…in una parola di proteggerla dalla fatica di crescere.
E’ importante accettare che una persona con disabilità possa avere suoi desideri, suoi progetti che possono essere diversi dai nostri. E’ importante comprendere che questi desideri e progetti possono variare nel tempo perché ogni persona cresce e cambia e, visto che cambia anche il contesto amicale, affettivo, è importante pertanto aiutarla ad affrontare nuove esperienze e nuovi incontri e cambiamenti di contesto. Ciò anche se costa fatica, soprattutto ai noi genitori e familiari. Io credo quindi che “centralità della persona con disabilità” voglia dire:
a) Porre una persona con disabilità nella condizione di poter scegliere usando il linguaggio adatto, i mezzi adatti;
b) Accettare le sue scelte;
c) Fare il possibile – usando tutte le strategie necessarie – affinché la persona con disabilità – anche grave – possa portare avanti le sue scelte senza sostituirsi a lei. Si tratta di un percorso che durerà tutta la vita e che non coinvolge solo la persona con disabilità, la famiglia e i servizi, ma anche il territorio dove essa vive. Le persone con disabilità, specie se gravi, devono infatti poter far pienamente parte del mondo in cui vivono.
Auguro dunque alle persone con disabilità e alle loro famiglie di intraprendere ogni giorno, senza stancarsi, questo percorso di “centralità, libertà di scelta e inclusione” insieme a tutta la comunità.
Un caro saluto,
Innocenza Grillone

